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Perché la nostra salute è compromessa?

Sei veramente convinto di non avere colpa sul tuo stato di salute?

Sì, la vignetta qui sopra parla chiaro. L’essere umano tende a non prendere su di sé le giuste responsabilità. Delega tutto e si toglie così da ogni responsabilità di ciò che accade.

Ma la realtà è un po’ diversa.

Siamo responsabili del nostro stato di salute come siamo responsabili dello stato di salute del nostro pianeta, e lo stato di salute del nostro pianeta influisce pesantemente sul nostro stato di salute. Prima riesci a capire questo concetto e prima riuscirai a capire qual è la reale strada della salute: l’equilibrio.

Quando lavori impostando il tuo lavoro controcorrente, dicendo l’opposto di quanto tutti dicono e convincendo i tuoi pazienti che non sei una folle… e quindi riuscire a far applicare loro le tue indicazioni ed ottenere dei risultati… ne hai passate di domande tendenziose e affermazioni contro ciò che fai da medici specialisti di ogni tipo. Fermo restando che poi i risultati parlano da soli.

All’inizio essere messa in dubbio in continuazione quasi mi offendeva, ma poi mi sono accorta che c’era qualcosa di sano in tutto questo.

Una sana curiosità che doveva essere colmata, la stessa sana curiosità che ci dovrebbe essere sempre ogni volta che si decide di approcciare ad una cura, sia essa già affermata sia essa innovativa.

Quindi voglio rispondere nel modo più esauriente possibile ai 3 quesiti che mi vengono posti più frequentemente, ed arrivare così al concetto base per una reale guarigione:
  1. “Ma se nel cibo c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno, a che serve integrare?”
  2. “Ma se si dice che la carne fa male, perché tu invece la consigli?”
  3. “Se le medicine non riescono a far guarire, come puoi solo con alimentazione intervenire sulla salute?”
La vignetta risponde a tutte e 3 le domande contemporaneamente.

C’è stato un momento nella storia dell’uomo in cui l’uomo ha iniziato a discostarsi dalla natura e a non percepire che i cambiamenti nella natura possono essere influenzati dalle sue azioni.

Ci troviamo spesso ad incolpare qualcosa di esterno a noi per ciò che ci accade, e poche volte ci mettiamo la mano sulla coscienza e ci prendiamo le nostre responsabilità.

Ma ora rispondiamo alle domande una per una, e cerchiamo di arrivare al principio base per cui poi riusciremo a riprendere mano sulla nostra vita e quindi sulla nostra salute.

1. Ma se nel cibo c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno, a che serve integrare?

Aria, acqua, terra e quindi anche i nostri cibi (siano essi di origine animale o vegetale) sono compromessi dall’attività dell’uomo, che ne sta limitando la biodisponibilità e la qualità in modo consistente, tanto che tutto ciò che mangiamo è contaminato e non ha più le sostanze sufficienti per ovviare al fabbisogno di minerali vitamine e altri microelementi.

Non so se hai mai mangiato un’insalata che sa di plastica, o una carne che non aveva sapore nemmeno con il sale. Insomma… cibi che non sanno di cibo, essenzialmente non hanno le proprietà che avevano i cibi quando avevano un altro sapore.

I nostri nonni, ma anche i nostri genitori, ben sanno che la qualità dei cibi è degenerata notevolmente. Magari le pubblicità sono più ricche e l’idea che danno è che la nostra alimentazione è più completa e più varia, ma non è proprio così, anzi… l’abbondanza ostentata dalle pubblicità si sposa ben poco con la reale sostanza dei cibi che vengono messi in tavola quotidianamente dalla maggior parte delle famiglie.

Una vistosa veste per un’alimentazione assai povera.

2. Ma se si dice che la carne fa male, perché tu invece la consigli?

La qualità della carne (e anche delle verdure) è pesantemente compromessa a causa delle azioni dell’uomo. Le caratteristiche tanto imputate alla carne sono date dal pesante sfruttamento animale e non dalle proprietà delle carni stesse, che in realtà contengono tantissime proprietà utili a mantenere il nostro corpo sano (se solo l’uomo non mettesse le bestie in condizioni veramente misere).

La carne (soprattutto le parti interne) contiene moltissime vitamine, minerali e sostanze che assolutamente sono assenti in qualsiasi cibo di fonte vegetale.

La sua assunzione potrebbe limitare la carenza di vitamina A (no, il beta-carotene non è una forma per noi disponibile di vitamina A, infatti moltissimi non sono in grado di convertirla nella forma attiva), vitamina B12, vitamina K2 e anche tutto l’insieme di grassi “buoni” che andrebbero a costituire le membrane delle cellule.

Peccato che i mangimi di cui si cibano i nostri animali e gli ormoni che gli vengono dati, alterano tutto l’assetto vitaminico e lipidico delle carni.

Alla fine la colpa è quindi della carne? Mi pare proprio di no.

3. Se le medicine non riescono a far guarire, come puoi solo con alimentazione intervenire sulla salute?

Le medicine, come tutte le azioni umane, non rispettano il delicato ed instabile equilibrio all’interno del nostro corpo, portando a danni spesso molto più gravi di quelli che vanno a riparare.

Funzionano in modo molto simile al nascondere la polvere sotto al tappeto.

Le medicine hanno bisogno di sintomo senza conoscerne le cause che lo determinano. Agiscono al di fuori degli equilibri, spesso andando contro. Tolgono responsabilità, sono comode: prendi la pasticca e il dolore ti passa.

Peccato che sollevando il tappeto la polvere resta.

Mentre quindi il tuo mal di testa viene alleviato dall’antidolorifico, l’infiammazione che lo determina continua a crescere imperterrita, anzi… proprio grazie ad esso il tuo corpo non attiva tutta una serie di risposte innate, involontarie, inconsce, prestabilite volte a tamponarla. Peccato che dopo un po’ il dolore ritorna e che, guarda caso, è più forte di prima.

Essenzialmente il tuo corpo con quel dolore ti stava dando un segnale, e quello che hai fatto è stato solo di dirgli “Stai zitto, non mi disturbare!” Purtroppo il corpo è come un bambino capriccioso, e finché non gli dài retta pesterà i piedi sempre più forte.

Invece mangiare bene e integrare (visto il contesto in cui ci troviamo) vuol dire assecondare questi equilibri, portarli nuovamente all’equilibrio, rispettare gli equilibri.

Mangiare bene. Cosa vuol dire?

Mangiare bene non è solo decidere ciò che può far bene o cosa può far male. Come hai visto, l’uomo ha fatto in modo che ciò che era buono e salutare è ora contaminato e scarsamente disponibile.

Mangiare bene vuol dire invertire questo processo di degrado, vuol dire tornare ad essere responsabili della nostra salute e dell’ambiente che ci circonda.

Come? Nel momento in cui l’uomo non ha guardato più alla sua salute, ha iniziato a degenerare il suo stato di salute e con esso il mondo che lo circondava.

Degenerazione che si è basata su:
  1. comodità: meglio andare al supermercato che andare a raccogliere nell’orto
  2. disponibilità continua: meglio coltivare in serra che non aspettare la stagionalità dei singoli frutti
  3. velocità: meglio dare gli ormoni agli animali che aspettare che crescano naturalmente
  4. disattenzione: ho da fare troppe cose per poter pensare anche alla mia salute
Mancando il principio base, l’equilibrio della nostra specie con l’ambiente si è alterato.
Ogni essere vivente che vive sano nel proprio ambiente non è in grado di alterarlo, e quando lo fa è per mantenersi costantemente in equilibrio con esso.
Nell’ottica della salute come ripristino degli equilibri, l’uomo non solo deve andare a curare gli equilibri all’interno del proprio corpo, ma deve coltivare anche l’equilibrio che ha perso con l’ambiente, imparando a rispettare prima l’ambiente che lo ospita in modo da trarne i dovuti benefici.

Un concetto egoistico in cui tutti vincono: uomo e ambiente.

Animali sani vuol dire cibo sano e ambiente protetto.

Verdure sane vuol dire terreni ed acque incontaminate.

Più che egoismo lo chiamerei "eco"-ismo

La vera strada per la salute: imparare ad essere più eco-isti! 😊

È questo che cerco di trasmettere nei gruppi di incontro e con i miei pazienti, in modo che capiscono come devono approcciare al protocollo.

Concettualmente è un processo laborioso, in cui finalmente si diventa responsabili di come si sta, ma si diventa anche responsabili del processo di guarigione.

Niente deleghe, si sceglie di stare bene e si fa di tutto perché questo si verifichi. No, non basta prendere una pillola magica… tutto passa per un processo di coscienza e costruzione (o ricostruzione) degli equilibri persi.

Stare bene è un diritto… fanne buon uso!

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Ethel Cogliani

Ethel Cogliani

Biologa nutrizionista specializzata nel trattamento delle malattie autoimmuni, croniche e infiammatorie. Ideatrice del protocollo IMMUNOREICA. Autrice dei libri "Dietro la Malattia", "Tiroide X-Files", "Paura", "La Struttura della Salute" e coautrice di "Super-Vivere nel XXI Secolo". Editrice e redattrice della rivista Immunoreica Magazine, la prima rivista dedicata all'approccio funzionale delle malattie autoimmuni.

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