Mi chiamo Cristina, ho 56 anni e so esattamente quando la mia malattia è iniziata.
Era il 1987 avevo da poco avuto il mio secondo figlio quando ho perso mia suocera e mio nonno a distanza di poche settimane l’uno dall’altro, se a questo aggiungete la familiarità… ecco fatto!
La mia tiroide inizia a fare le bizze… io ricordo solo la sensazione di non essere in grado di affrontare il futuro, stanchezza estrema e… la depressione. La diagnosi ufficiale arriva nel 1991: Tiroidite di Hashimoto, quindi mi viene consegnata la mia scatoletta di Eutirox e… via…
Da allora ho avuto momenti di depressione che ho curato con analisi prima e farmaci poi. Stavo meglio solo a momenti, ma poi avevo momenti di crisi. Ovvio che la mia famiglia e la mia vita ne subivano le conseguenze.
Con la menopausa la situazione peggiora, aumento di peso, momenti in cui preferivo stare “spenta”, dolori vari, pelle squamosa, poca memoria, stanchezza mentale e fisica infinita, glicemia e colesterolo fuori dai valori di riferimento e altri sintomi che nessuno diceva essere collegati alla mia patologia, anzi a dire la verità il mio medico continua a sostenerlo anche adesso!
Quando comparve la psoriasi cercando on. Line tropo il gruppo e un giorno viene citato il libro del dottor Vergini sull’ipotiroidismo. Lo compro e da lì comincia la mia ricerca. Vado a Forlì da Vergini e inizio una nuova terapia associata ad integratori mirati e già noto dei miglioramenti. Continuando a leggere mi rendo conto e soprattutto dai segnali del mio corpo che il farmaco da solo non basta.
Continuo a cercare, cambio terapia cambio nutrizionisti provo a seguire una dieta simil-paleo, ma i risultati non sono stabili e continuo ad ingrassare e gonfiare.
Dopo la morte di mio padre e lo stress conseguente ho un periodo di grave difficoltà, le mie surrenali erano sfinite e io con loro.
Contatto Ethel, ci sentiamo per telefono e io e mio marito (sant’uomo) ci rechiamo in studio da lei a Roma. Era novembre 2016.
Parliamo… ci raccontiamo… piangiamo tutti insieme… poi comincio a seguire le sue indicazioni dietetiche e le integrazioni consigliate. La prima cosa che scompare è la sensazione di gonfiore che avevo dopo i pasti: bellissimo!!! Posso respirare anche a stomaco pieno.
Ad oggi devo dire che nonostante io sia una paziente disubbidiente i risultati si vedono. Sorrido e per me questo è un traguardo, ho voglia di vivere e di affrontare la vita, non ho dolori, il mio peso (che era in ogni caso l’ultimo dei miei problemi) sta scendendo.
Ho imparato a leggere i messaggi che il corpo mi manda, so che se mangio male, il giorno dopo avrò la mente annebbiata, il cervello che “gira lento”. So che lo stress non fa per me e non sono bionica… quindi devo fare piccoli passi, prendermi cura di me, coccolarmi e farmi coccolare (il sant’uomo di mio marito ha il suo bel da fare).
Sono guarita? No, la mia tiroide di fatto è autodistrutta e difficilmente si riprenderà mai quindi dovrò integrare per sempre e prendere l’ormone sostitutivo. Ma ad oggi posso dire che nonostante tutto sto bene: riesco a guardare al futuro senza la sensazione di panico che mi accompagnava costantemente e di inadeguatezza che ho provato per troppo tempo.
Che dire… grazie Ethel!!!