Sono Dario Italo Magnaghi, 32 anni, e all’età di 24 anni, subito dopo aver fatto l’ingresso nel mondo del lavoro, ho iniziato ad avere segnali dal mio corpo con sangue nelle feci, a cui non davo molto peso, pensando fosse un male passeggero, risolvibile stando attento al cibo ed ho deciso di non dire nulla perché mi vergognavo, pensando che sparisse tutto in poco tempo.
Due anni dopo ho iniziato a fare le prime indagini perché la situazione si era un po’ aggravata, perché le scariche iniziavano ad essere più frequenti e più brutte, ma non erano stati riscontrati problemi dopo colonscopia, nessun regime alimentare consigliato, solamente farmaci da assumere per via anale.
Codesti farmaci li ho rimossi nel giro di qualche settimana perché non vedevo nessun miglioramento, e quindi immaginavo che il problema fosse da ricercare nella alimentazione. Si alternavano periodi sereni e periodi brutti, i quali peggioravano di anno in anno, presenza di muco e sangue nelle feci, tante scariche giornaliere ed improvvise, dolori addominali, spossatezza.
Tramite visite private di un gastroenterologo, il quale aveva consigliato un piano alimentare in base al numero ed alla qualità delle evacuazioni unito ad un trattamento farmacologico orale ed anale, ero riuscito a tamponare per un periodo, poi nemmeno quella terapia riusciva a persistere.
Nel 2018 sono stato ricoverato in ospedale, ho iniziato con un trattamento cortisonico ma, dato che il mio corpo non ha risposto, sono passati ad un trattamento farmacologico biologico endovenoso, Infliximab, il quale ha dato segnali positivi, nonostante non seguissi un particolare piano alimentare.
Dato lo sconforto di dover fare quel tipo di trattamento, ho iniziato a consultare online che alternative ci fossero, imbattendomi in video che spiegavano come l’alimentazione paleo aiutasse il corpo ad evitare quei cibi che fanno alterare le difese immunitarie con aggiunta di integrazione, ed infatti ho iniziato a stare molto meglio, fino alla rimozione del trattamento biologico a seguito di una reazione anafilattica.
Un giorno, cercando online informazioni riguardo ad un ingrediente presente in un integratore che stavo assumendo, su consiglio di una nutrizionista della zona, mi sono imbattuto in Immunoreica, e vedendo che il percorso sarebbe stato a 360 gradi, allora ho deciso subito di contattare per prendere appuntamento, e già dalle domande del questionario conoscitivi si capisce come c’è una ricerca differente rispetto a quello dei medici in ospedale.
Nel giro di qualche mese, con integrazione ed alimentazione mirata per avere un certo apporto nutrizionale equilibrato, ho visto degli ottimi cambiamenti perché le scariche iniziavano a migliorare sempre di più e la frequenza si abbassava decisamente, con conseguente miglioramento dell’umore.
Ho iniziato così un percorso molto conoscitivo dei segnali che il corpo ci manda ed ho stravolto il mio stile di vita: ho imparato nuovamente a respirare, a gestire meglio lo stress, a rilassarmi di più, a camminare di più, a dormire meglio.
In questo percorso, con le consulenze ed i consigli che vengono forniti al bisogno, ho di volta in volta rimosso gradualmente i farmaci che prendevo, però ho sempre avuto il problema legato alla rimozione dell’ultima capsula di Mesavancol, che è stato risolto grazie a quanto appreso durante i mesi precedenti, quindi adeguando ulteriormente l’alimentazione ho solamente seguito i segnali che mi stava dando il corpo e mi ha aiutato a tornare ad una vita senza farmaci.
Quando il mio corpo è stato pronto, sempre seguito da Ethel nei primi approcci, ho sperimentato anche il digiuno secco settimanale di 24 ore come strumento per aiutare il mio corpo a depurarsi in maniera autonoma. Ho partecipato anche ad un periodo di rilassamento guidato con Ethel, e devo dire che ho riscontrato dei benefici a livello di rilassatezza, gestione dello stress, ritmo circadiano e sensazioni che avverto dal corpo.
Che dire, mi si è aperto un mondo verso la super-salute ed un super-vivere. Grazie Ethel.