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Ormai è solo lo stress che devo imparare a controllare

Enrica Craia, 52 anni
Psoriasi palmoplantare

Mi chiamo Enrica Craia, ho 52 anni, e dal 2012 soffro di psoriasi palmo-plantare.

Nei periodi di peggioramento non mi permetteva di camminare o afferrare con le mani qualsiasi cosa, anche il semplice contatto con l’acqua provocava dolore. La mia pelle era tesa piane di tagli e spesso sanguina, tenere i piedi dentro le scarpe era una tortura.

Dal momento in cui l’ho scoperta è iniziato il pellegrinaggio nei vari ospedali con strutture “pso-care”, quindi a Roma presso l’I.D.I. (pessima esperienza e scarsa competenza) dove mi hanno prescritto cure topiche a base di urea e cortisone e mi hanno dato la prima sentenza di NON GUARIGIONE (convivere con quel dramma per tutta la vita era per me inaccettabile).

Successivamente, sempre alla ricerca di una soluzione e mai arrendendomi alla prima sentenza, sono stata a “La Sapienza” dove, oltre alle pomate, mi hanno dato il Neotigason, che io nella mia più completa ignoranza ho accolto a braccia aperte.

Dopo 4 mesi ero diventata una larva, la psoriasi era lì sempre più cattiva, e quindi ho deciso di togliere tutto e altri farmaci per ripristinare ciò che era stato distrutto: il mio corpo.

Vista l’incapacità della medicina ufficiale di trovare una soluzione, anzi la sua capacità di peggiorare la situazione, ho iniziato ad orientare la mia attenzione verso le cure alternative, così sono passata all’omeopatia, ma… nulla di fatto.

Mi sono affidata quindi ad un dermatologo della mia città, ma anche le sue cure erano a base di cortisone e preparati galenici che mi obbligavano a dormire tutta fasciata tipo mummia.

Poi Tor Vergata dove dopo 8 mesi sono stata quasi allontanata perché non ho accettato la cura con immunosoppressori.

Poi al culmine della disperazione, una sera, mi sono imbattuta sul web nel gruppo e lì mi si è aperto un mondo.

Ho letto, ho cercato di capire. Ci ho messo 3 mesi per metabolizzare il tutto e poi ho deciso. Era settembre 2016, ma evidentemente non potevo fare da sola e quindi mi sono affidata alla dott.ssa Cogliani.

Ad ottobre sono andata da lei e il percorso è ufficialmente iniziato.

Da subito ho riscoperto l’energia che avevo perso e la fiducia in me stessa, poi anche la psoriasi è andata via via migliorando e l’alimentazione, che dapprima sembra uno scoglio insormontabile, non è più un problema. E poi c’è la carissima dott.ssa Cogliani che oltre alla grandissima competenza ha un carico di umanità raro.

In tutte le malattie si è soli, ma se si ha la fortuna e la forza di intraprendere questa strada, con Ethel Cogliani si ha una marcia in più.

La strada è ancora lunga, ho ancora alti e bassi, dove le ricadute sono sempre più diradate e sempre più brevi e rientrano spontaneamente semplicemente continuando a fare quello che mi è stato insegnato a fare. Lo stress purtroppo è il mio punto debole e che mi frega ogni volta che arriva, ma cercherò di imparare a gestirlo sempre meglio. Ci credo e ce la farò, anzi ce la faremo!!!

Passare da terapie topiche basate su pomate al catrame e cortisone, unguenti inefficaci ecc., ad un chemioterapico (che ho assunto per qualche mese ma che è bastato per avere effetti devastanti sul mio corpo) a sentirmi dire che non c’era cura per le mie sofferenze, per poi arrivare ad un metodo che comunque, anche con delle ristrettezze, mi ha riportato a vivere e a togliermi quella condanna a vita, non mi sembra vero. E sono solo pochi mesi… dopo anni di sofferenza.

La salute è un diritto… che voglio conquistarmi!

Grazie grazie grazie

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