Poiché questa testimonianza ha caratteristiche molto particolari, ho chiesto esplicitamente al paziente di poter usare anche le sue analisi e un po’ di storytelling in più per raccontare al meglio la sua storia. La faccio iniziare a lui e poi la proseguo io.
Mi chiamo Giacomo Calisesi, ho 30 anni. Il tutto è iniziato i primi mesi del 2019: stanchezza pesante e depressione. Andare a lavoro era diventato quasi impossibile: pensieri negativi, problemi di stomaco e intestino.
Avendo la miotonia di Thomsen da quando avevo 10 anni, per alleviare i sintomi mi è stato prescritto della Mexiletina nel 2015 e l’ho assunta fino al 3/2/2019 due volte al giorno. E tutti i sintomi associati alla mia patologia in quel periodo si sono riacutizzati vedendo dei veri e propri cedimenti muscolari dopo gli allenamenti.
Nonostante dormissi molte ore a notte il giorno, al risveglio ero sempre stanco, così decisi di fare qualcosa. Attraverso il gruppo facebook “Fisico da Spartano” venni a conoscenza della Dottoressa Ethel Cogliani così la contattai per un colloquio.
Molto preparata gentile e sempre disponibile per chiarire qualsiasi dubbio. Così iniziai a seguire il suo protocollo e scoprimmo, dopo una serie di esami, di avere problemi alle ghiandole surrenali dovuti al troppo stress fisico, causa lavoro e palestra.
La prima cosa che mi disse la dottoressa era di sospendere per un periodo gli allenamenti, perché il corpo tra lavoro e allenamenti non aveva il tempo di recuperare, poi man mano che la situazione migliorava ho cominciato ad allenarmi prima 2 volte a settimana per 30 minuti e poi 3 volte sempre per non più di 30 minuti. La dottoressa mi ha sempre detto di allenarmi di meno, ma io cercavo, nel limite del mio corpo, di allenarmi il più possibile.
Quando ho ripreso ad allenarmi i muscoli non cedevano più e il recupero era molto più veloce.
Dopo un anno, grazie a Ethel e sui consigli, sono riuscito a riacquistare completamente le forze.
[Per ogni informazione è stata chiesta l'autorizzazione al paziente per essere usata, NdR]
Giacomo mi ha sorpreso molto. È arrivato da me che non riusciva più ad allenarsi da mesi. Appena si allenava il suo corpo perdeva totalmente forza per giorni impedendogli una buona gestione anche nel lavoro, che era comunque un lavoro molto fisico.
Lui è stato uno dei pazienti che mi ha seguito maggiormente nelle indicazioni in modo praticamente ossessivo. Gli dissi per 3 mesi di evitare totalmente qualsiasi tipo di allenamento, perché il suo corpo non riusciva in nessun modo a gestire ulteriore stress. Infatti le sue analisi del cortisolo salivare e tiroidee evidenziavano un chiaro esaurimento surrenale: ulteriori sforzi oltre il suo lavoro non erano possibili.
Al controllo dopo 3 mesi, sotto sua esplicita richiesta, abbiamo introdotto 2 allenamenti a settimana sotto i 30 minuti, con la chiara indicazione di seguire la risposta del corpo e non forzarlo. A distanza di 3 mesi è stato aggiunto anche il terzo allenamento a settimana, e lui di sua iniziativa è andato oltre i 30 minuti concessi, e nonostante tutto il suo corpo ha risposto bene.
Durante questi mesi abbiamo attivato tutte le indicazioni che nel protocollo sono volte a sostenere la funzionalità surrenale, dalle indicazioni sul sonno alle indicazioni alimentari, alle integrazioni, alle indicazioni sulla luce… insomma abbiamo messo in moto tutta una serie di accortezze che hanno avuto come unico scopo quello di far ricaricare il surrene e permetterne il recupero funzionale.
Nell’arco di un anno aveva ritrovato la completa funzionalità surrenale, la forza e la risposta muscolare. Le analisi della tiroide mostrano numericamente il chiaro miglioramento con un aumento sensibile del valore dell’fT3.
Il miglioramento che si può ottenere è ancora grande, ma passare dall’impossibilità di allenarsi a una vita adeguata per l’età e potersi sentire veramente bene, nonostante una patologia molto invalidante, è qualcosa che potrebbe essere considerato un miracolo, se questo miracolo non viene fatto dal corpo stesso e ci si impone forzosamente dall’esterno.
Se a settembre 2019 alla domanda “Se quando sei venuto da me la tua stanchezza era 10, adesso quanto pensi possa essere?” aveva risposto a dicembre “Tra 5-6”, a distanza di soli 3 mesi (ma dopo 1 anno di lavoro insieme) alla stessa domanda mi ha detto “No, non serve, mi sento veramente bene”.
Ora si possono trarre molte informazioni da questa testimonianza, ed è per questo che è stata articolata in modo diverso dalle altre e gli ho chiesto di darmi anche le analisi.
Lui era venuto per un problema muscolare, o meglio, identificato come problema muscolare. Noi non abbiamo lavorato neanche per un minuto sul muscolo, ma sull’ “erogazione” di energia ad esso, cioè sulla gestione ormonale delle risorse energetiche del corpo.
Quando il problema non è dove pensi che sia.