Mi chiamo Pierluigi, ho 45 anni, e nel 2013 mi è stata diagnosticata da una endocrinologa ospedaliera una tiroidite autoimmune (Hashimoto).
I sintomi erano comparsi in realtà già circa cinque anni prima, ma come spesso succede per le tiroiditi autoimmuni, il corretto riconoscimento della patologia è avvenuto solo molto tempo dopo.
Negli anni precedenti, i sintomi più evidenti (costipazione, dolori addominali, difficoltà digestive e bruciori) sono stati curati con farmaci del gruppo gastrointestinale (pantoprazolo, omoprazolo…), provocando in realtà (e a mia insaputa) non un miglioramento ma un netto peggioramento della vera patologia nascosta dietro questi sintomi.
Il peggioramento dei sintomi, a fronte di un aumento del dosaggio dei farmaci prescritti, mi ha indotto a rivolgermi ad altri specialisti che hanno cominciato ad indagare finalmente su eventuali alterazioni del sistema immunitario.
Una volta diagnosticata la patologia, mi sono reso conto che tutto quanto avevo fatto fino ad allora non solo era stato inutile, ma aveva paradossalmente contribuito a peggiorare di molto il quadro clinico iniziale.
La prospettiva di assumere a vita una compressa di Eutirox, come mi era stato inizialmente prospettato, e di mettere a riposo la ghiandola in questione, senza considerare gli allarmi provenienti dal sistema immunitario (anti TPO pari circa a 800) non mi attraeva per nulla.
Ho effettuato una serie di ricerche su internet, soprattutto su siti stranieri (prevalentemente americani) e poi finalmente ho conosciuto IMMUNOREICA, che mi ha consentito di ricominciare tutto da capo, di definire un quadro estremamente preciso del rapporto con l’alimentazione e di come questa possa costituire la chiave di volta per rimettere in equilibrio una situazione in forte squilibrio.
Pur considerando le difficoltà della vita quotidiana che ci mette di fronte quotidianamente ad alimenti di pessima qualità, che danneggiano seriamente il nostro corpo, IMMUNOREICA mi ha permesso di districarmi in questo difficile labirinto, di affrontare la patologia gradualmente e di capire come comportarmi anche quando mangio fuori per lavoro o sono a casa di amici. Non solo dal punto di vista nutrizionale ma anche dal punto di vista del rapporto con gli altri, familiari compresi.
Sono stato seguito sempre dalla dott.ssa Ethel Cogliani, coadiuvata dal Maestro Stefano per alcune sedute di yoga e respirazione. Sin dal primo appuntamento telefonico i contatti sono stati diretti, immediati, costanti.
Mi sono trovato subito a mio agio nella gestione delle informazioni e delle indicazioni, convinto che il percorso fosse estremamente adatto alla mia patologia.
Tutte le motivazioni alla base del nuovo regime alimentare mi sono state spiegate con argomenti estremamente validi.
Ho affrontato il percorso cosciente di dover fare alcuni sacrifici, ma con la consapevolezza che non è mai mancata la volontà da entrambe le parti di trovare la soluzione migliore per adattare le scelte nutrizionali alle mie esigenze terapeutiche, tenendo presenti le rigide regole dettate dal protocollo, riuscendo così a sospendere alcuni farmaci omeopatici, seguito da uno specialista di malattie del sistema immunitario, che avevo cominciato ad assumere poco prima dell’inizio dell’approccio nutrizionale dapprima con il protocollo GAPS poi secondo il protocollo IMMUNOREICA.
Mi ritengo estremamente soddisfatto, in quanto pur a fronte di alcuni sacrifici, i benefici sono stati sin da subito evidenti e vi è stato un grande progresso nella qualità di vita.
Lo consiglierei sempre a tutti, non è solo un protocollo terapeutico ma una filosofia di vita per stare bene con se stessi, conoscere il proprio corpo e imparare a gestire il rapporto con l’alimentazione.
Prima di iniziare non sapevo cosa aspettarmi. A seguito del primo colloquio, e poi dopo aver compreso più a fondo il tipo di approccio adottato, mi aspettavo una sostanziale rapida diminuzione dei sintomi legati alla patologia e successivamente un progressivo arretramento della patologia, possibilmente per giungere ad una progressiva guarigione.
Le aspettative sono state rispettate pienamente, pur non essendo io stato in grado di seguire scrupolosamente sempre tutto quanto indicato.
I benefici sono stati quasi immediati, con il cambiamento radicale delle abitudini. Dopo alcune settimane difficili, con fasi alterne, il grande salto in avanti si è verificato dopo circa tre mesi.
I risultati migliori si ottengono solo se vi è la convinzione che il percorso è estremamente valido. Non è solo un protocollo nutrizionale ma è un ripensamento dei rapporti con il corpo, con gli altri e con la natura.
Il miglioramento della patologia dopo un anno è stato decisamente grande e le speranze di una completa guarigione sono a portata di mano.