Mi chiamo Susanna Valente, ho 32 anni e dal 2004 soffro di ipertiroidismo per il quale ho preso farmaci per 15 anni.
Purtroppo ogni volta che li ho interrotti, la mia tiroide iniziava a galoppare di nuovo. Il farmaco che ho preso di più in assoluto è stato il Tapazole, ma ho preso anche importanti dosi di cortisone ed Eutirox. Circa nel 2010 mi hanno consigliato l’operazione per asportarmi l’intera tiroide, mi sono rifiutata e sono andata avanti a fare esami del sangue ogni 3 mesi e a sistemare di volta in volta la terapia. A questo problema che mi causava stanchezza, spossatezza, dimagrimento, sbalzi di umore e tachicardia, si sono aggiunti importanti disturbi di digestione e di candidosi.
Ho iniziato a curare i problemi di stomaco e intestino con la medicina omeopatica, in quanto il mio corpo era ormai assuefatto dagli antimicotici tradizionali e non rispondeva più. Qui è iniziato un duro lavoro su me stessa in quanto ho iniziato a capire cosa faceva per me e cosa no, e quindi una serie di diete ferree e rinunce.
Ho iniziato a stare meglio, ma il farmaco remava contro, dunque ho imparato a convivere con acidità di stomaco, stanchezza, irregolarità ecc… finché mi sono resa conto che esistevano saltuariamente giorni o periodi in cui stavo molto meglio, quasi bene e mi sono chiesta: cosa mi manca affinché io possa stare sempre bene (compatibilmente con lo stress, i mille impegni, il lavoro ecc.)? Perché non posso avere le energie che hanno tutti? Perché devo essere sempre così stanca e nervosa? Cosa posso fare per aumentare le mie energie e ammalarmi di meno? Eh sì, ogni virus e batterio che circolava era mio!
In quel momento della mia vita ho conosciuto Ethel grazie al mio fidanzato che si era interessato ai suoi libri. Ho quindi iniziato i colloqui con lei, a seguire le sue indicazioni sull’importanza del sonno, sull’alimentazione e sulle integrazioni da assumere.
Sin da subito mi ha incuriosito la questione sulla cura e su un approccio “non farmacologico” alle malattie autoimmuni, infatti è dal 2004 che ho problemi di tiroide, nello specifico ho una diagnosi di ipertiroidismo. In più, la nuova endocrinologa a cui faccio riferimento mi ha consigliato di prendere degli integratori oltre al farmaco. Per cui mi sono sorte delle domande: quali integratori? In che dosi? Mi faranno bene? Esiste uno specialista che può calibrare degli integratori su misura per me o devo accontentarmi degli integratori standard che magari contengono 1/1000 della sostanza di cui necessito?
Infatti nel corso degli anni mi sono affidata in totale a 4 endocrinologi. La prima dottoressa, dopo diversi tentativi di interruzione del farmaco e recidività della patologia, mi ha consigliato di rivolgermi al primario che mi ha proposto di essere operata (a 21 anni senza avere problemi di gozzo o di tumori). Ho trovato conforto nel terzo specialista che mi ha cambiato la terapia farmacologica dandomi la possibilità di non essere operata. A gennaio 2019 questo terzo specialista va in pensione lasciandomi nel vuoto più totale. Cerco un nuovo endocrinologo e trovo questa dottoressa che, oltre a prescrivermi un mantenimento farmacologico calibrato sui valori del sangue, mi consiglia in maniera molto blanda di prendere degli integratori.
All’inizio ero un po’ diffidente, in quanto affidarmi a qualcuno che non ho mai visto e conosciuto tramite web non mi ispirava per niente. Successivamente, ricevendo informazioni coerenti e vedendo quanto tempo mi dedica la dott.ssa Cogliani sia durante i colloqui che extra, mi sono affidata e trovo assolutamente funzionali e chiare sia le modalità di gestione delle informazioni che le indicazioni.
Da lì a 6 mesi a novembre 2019, su indicazione dell’endocrinologa e grazie ai risultati ottenuti e basandosi sugli esami del sangue specifici della tiroide, ho sospeso il farmaco e ad oggi sono quasi 7 mesi che non prendo farmaci, ho un sacco di energie e dormo alla grande. Ad oggi, a distanza di quasi un anno, sempre grazie alle indicazioni della dott.ssa Cogliani, mi sto avvicinando al digiuno e anch’esso mi sta dando grande aiuto soprattutto nel gestire le mie irregolarità di digestione (ma anche molti altri benefici).
Grazie a tutte queste tecniche, finalmente riesco a riconoscere i segnali che mi dà il mio corpo e dunque a regolarmi su quando, cosa e quanto mangiare, prevenendo spiacevoli sorprese. Ovviamente l’impegno deve essere costante in quanto i buoni risultati non piovono magicamente dal cielo, ma le sensazioni di benessere ripagano tutti gli sforzi che quasi non vengono più percepiti come tali.
Oltre ad Ethel, dal 2006 mi sono affidata ad un dottore laureato in medicina ma specializzato in naturopatia che mi ha sempre assistita e supportata per quanto riguarda le mie problematiche di digestione. Infatti anche lui dalla cessazione del farmaco ha trovato netti miglioramenti globali. Ad oggi posso affermare che un grosso contributo lo ha dato anche il mio avvicinamento a dei piccoli digiuni programmati, sempre supportata dalla dott.ssa Cogliani. Non può essere quantificato… infinitamente è il valore che più si avvicina alla mia gratitudine e soddisfazione. Ho interrotto il farmaco e sto bene…che altro?
L’ho consigliato a più persone a me care. In generale lo consiglierei a chi davvero vuole dare una svolta e dunque è disposto a mettersi in gioco. Auguro a tutti di avere la volontà di mettersi in gioco. Questo permetterà di costruire insieme alla dott.ssa Cogliani un programma su misura, e poi tutto il resto vien da sé. Da che mi aspettavo di stare un po’ meglio e di avere un po’ più di energie, mi sono trovata ad avere superate tutte le mie aspettative.
Se consideriamo come lasso di tempo dall’inizio fino alla sospensione del farmaco, 5/6 mesi è stato il tempo minimo in cui ho iniziato a vedere enormi benefici, ma la qualità della vita è andata via via migliorando anche dopo.
Come accennavo precedentemente, un altro passo importante è stata l’introduzione di piccoli digiuni programmati che mi hanno portato a una regolarità intestinale mai avuta riscontrata neanche dal mio naturopata, che ogni volta mi vedeva migliorata ma mi segnalava sempre un problema digestivo. All’ultimo controllo, dopo 3 digiuni secchi di 36 ore settimanali, i disturbi che mi hanno sempre accompagnato erano spariti.